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Angelo Branduardi e “Il cantico“: "La poesia di San Francesco illumina"

Angelo Branduardi e “Il cantico“: "La poesia di San Francesco illumina"
Stasera a Villa Arconati un viaggio fra parole e musica attraverso la vita e gli insegnamenti del poverello d’Assisi
Stasera a Villa Arconati un viaggio fra parole e musica attraverso la vita e gli insegnamenti del poverello d’Assisi

Stasera a Villa Arconati un viaggio fra parole e musica attraverso la vita e gli insegnamenti del poverello d’Assisi

Menestrello capace di intrecciare melodia e testi in modo inconfondibile, Angelo Branduardi arriva questa sera sul palcoscenico della 37esima edizione del festival di Villa Arconati a Bollate con il nuovo tour “Il cantico“. Partito lo scorso marzo nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi, atteso il 1° dicembre al Teatro Nazionale di Milano, è un evento unico che celebra gli 800 anni dalla stesura del Cantico delle Creature: parole e musica accompagnano il pubblico in un viaggio musicale e spirituale attraverso la vita e gli insegnamenti di San Francesco d’Assisi, figura iconica di luce, povertà, letizia e poesia. Il cantautore, violinista, polistrumentista e compositore sarà accompagnato dalla sua band al completo: Fabio Valdemarin alle tastiere, Nicola Oliva alle chitarre, Stefano Olivato al basso, Davide Ragazzoni alla batteria. "Il tour si ispira alla figura del Poverello di Assisi", racconta lo stesso Branduardi, che ha dato al Cantico delle Creature una veste nuova, capace ancora oggi di far rivivere la profondità degli scritti francescani e lasciarsi ispirare dai temi contemporanei che San Francesco, già nel suo tempo, sapeva incarnare con straordinaria modernità: povertà, ecologia, amore per la vita e accoglienza. Lo fa restando fedele al suo universo sonoro: musiche sospese tra stili medievali e rinascimentali, per poi trasformarsi in un folk-pop moderno.

"La vita di San Francesco d’Assisi è quella di un uomo che diventa Santo... un uomo (e quindi un Santo) che sceglie la gioia di vivere, la raccomanda ai suoi discepoli, ama la povertà ‘mai disgiunta dalla letizia’ - spiega Branduardi - Francesco è oggi più che mai Santo, ma è anche grande poeta. Amava cantare e lo faceva spesso, anche da solo... io ho provato a ridare voce alle sue parole perché si possa di nuovo cantarle". Due ore di concerto da “Il lupo di Gubbio“ a “La predica della Perfetta letizia“. Ma prima di congedarsi dal pubblico Branduardi regala al suo pubblico anche alcuni dei suoi grandi successi, "La serie dei numeri", "Si può fare", "Cogli la prima mela", "Vanità di vanità" e "La fiera dell’est", una delle più celebri canzoni del cantautore composta nel lontano 1976, ma che ancora oggi affascina e scalda il pubblico. Un progetto musicale da sold out, tanto che il cantautore ha inserito nuove date in tutta Italia.

© Riproduzione riservata

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